Come internazionalizzare la propria azienda e avere successo
Che cosa significa internazionalizzare un’impresa? Chiaramente si tratta di un processo che un’azienda intraprende per diventare, in qualche modo, internazionale. Questo implica la vendita dei propri prodotti o l’acquisto di servizi dall’estero, una produzione pensata fuori dai confini nazionali e nuove fonti di finanziamento estere. L’impresa si apre quindi a un mondo completamente nuovo, un mercato di dimensioni maggiori, per ottenere vantaggi soprattutto economici: riduzione dei costi e aumento del fatturato.
Si sente sempre più spesso parlare d’internazionalizzazione e i motivi appaiono ormai chiari. Ma siamo certi di sapere come internazionalizzare la propria azienda? Oltre a dei requisiti minimi necessari, come la solidità economica e la qualità della propria produzione, un’azienda deve pianificare con attenzione il proprio passaggio al mercato estero. Vediamo allora 3 punti fondamentali da tenere in considerazione prima di varcare i confini nazionali.
Come internazionalizzare la propria azienda?
1) Con consapevolezza
Può suonarvi banale, ma prima di fare un passo simile bisogna essere certi di aver compreso fino in fondo il contesto internazionale. Operare fuori dal proprio paese significa anche accettare e affrontare alcune diversità, come quella culturale. La mancanza di attenzione alle differenze tra culture può compromettere il buon esito di una trattativa o la mancata la conoscenza di una normativa locale può comportare perdite anziché guadagni.
Inoltre è vitale essere a conoscenza delle condizioni di pagamento più consone ai paese esteri, in particolare delle tempistiche necessarie, ed essere pronti a gestire l’enorme mole di documenti prodotta dal commercio estero. Va raccolta tutta la corrispondenza commerciale e la documentazione legale, senza incappare in errori grossolani. Sarà sufficiente avere maggiore cura dei dettagli amministrativi.
2) Con strategia
Una buona strategia, che guidi l’impresa al successo anche all’estero, deve tenere conto di tutte le variabili. Dall’identificazione degli obiettivi all’analisi competitiva, dai possibili partner locali al posizionamento e al prezzo, dal piano di comunicazione a quello per lo sviluppo. È fondamentale quindi individuare i punti di forza della propria impresa e sfruttarli per raggiungere clienti che possono essere spesso differenti da quelli abituali.
Per scegliere poi in quale paese operare è bene che si conoscano i contesti politici ed economici, come le barriere tariffarie o la segmentazione del mercato. A seconda delle proprie capacità e potenzialità, vanno decisi i territori con maggiore attrattiva. Una valutazione deve essere riservata anche alle risorse interne disponibili, sia per quanto riguarda le competenze e l’esperienza del personale sia le risorse tecniche e finanziarie. Per capire come internazionalizzare la propria azienda si deve seguire un percorso ragionato, non fare un salto nel vuoto.
3) Con organizzazione
Un aspetto da non trascurare mai, infine, è il proprio assetto organizzativo interno. Per gestire un passaggio tanto delicato, come internazionalizzare la propria azienda, vanno curati e ridefiniti tutti i processi interni all’azienda. La proprietà deve essere pienamente coinvolta, lo staff deve essere formato e la comunicazione tra i diversi reparti deve risultare solida (se si considera anche che, giunti sui mercati internazionali, dovrà essere garantito un nuovo flusso costante di comunicazione interna tra l’ufficio estero e le altre funzioni aziendali). È fondamentale che l’organizzazione sia monitorata in modo continuo, per essere sempre pronti a modificare eventualmente la rotta.
Per ottenere un controllo dei processi così accurato, molte aziende si sono affidate alla informatizzazione. Un’impresa con una gestione digitale è notevolmente favorita nel percorso di internazionalizzazione: processi più fluidi, una maggiore centralizzazione della gestione, una comunicazione più rapida tra i vari organi aziendali. Dati i nuovi strumenti sul mercato, ogni realtà interessata ad affacciarsi sul panorama estero dovrebbe verificare che la propria organizzazione sia all’altezza.