Verso il 4.0: migliorare il servizio e abbassare i costi operativi
Ci sono poche strade per far crescere l’azienda nel modo giusto. Uno di questi è abbassare i costi operativi. Ovvero quei costi fissi dai quali “non si scappa”. Perché indipendentemente dal volume del prodotto venduto o creato, questi ci sono per tutti.
Alcune spese sono regolamentate da accordi e contratti inappellabili, come ad esempio gli stipendi dei dipendenti. Altri sono temporanei, come ad esempio l’affitto di strutture e di locali necessari per un breve periodo all’azienda. Ci sono poi alcuni costi fissi che non restano immutati nel tempo. Anzi, possono subire numerose variazioni. In generale, ci sono alcune strategie che si possono adottare in azienda per arrivare a ridurli.
In primis non stimare mai le spese, bensì mettersi con tanta pazienza a tavolino e fare i conti giusti. Possibilmente al centesimo. Per avere chiaro un quadro di quanto si andrà a spendere. Un altro passo importante poi è cercare di standardizzare i processi di costing per l’azienda. Perché è vero che questi possono variare da settore a settore oppure da dipartimento a dipartimento. Ma esistono soluzioni che permettono di integrare i vari settori, standardizzando per quanto sia possibile il calcolo dei costi e le modalità di definizione degli stessi.
Quindi, poi, armarsi di cesoie e forbici. Già, perché il passo successivo è poi andare a tagliare quelle che sono caratteristiche inutili. Perché una volta fatta una analisi approfondita dei costi operativi nelle diverse aree dell’azienda, ecco che si capisce anche quali voci non servono. O, meglio, quali caratteristiche sono diventate superflue ai fini del miglioramento del prodotto. A volte capita che le aziende aggiungano fronzoli ai propri prodotti, cose superflue. Che, se tolti, non toglierebbero nulla a qualità e funzionalità del prodotto finale. Ma che, invece, comportano dei costi. Seppur bassi, magari, ma sempre costi sono. Ecco tagliare questi orpelli inutili può diventare un ulteriore banco di prova per abbassare i costi operativi.
E ridurre vuol dire, in primis, ridurre gli sprechi. Quindi tenendo il budget sotto controllo il più possibile, sfrondando sprechi e spese davvero inutili. Infine, nulla è immutabile. Soprattutto nei contratti che, giocoforza, hanno una scadenza. Non è detto che si debba cambiare se con un fornitore ci si trova bene, ma l’arte di mediare e di negoziare è importante per ogni impresa. Quindi tutto quello che è possibile rinegoziare, è cosa buona e giusta che venga fatto per abbassare al massimo le spese della propria azienda.
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