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La missione (im)possibile: ridurre i costi operativi in azienda

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Ridurre i costi operativi è una necessità più che una scelta per tante aziende. Anche perché è una di quelle voci del bilancio che possono e devono essere ridotte al lumicino. Ma si possono ridurre i costi aziendali fissi e variabili? 

Certo che sì, basta “solo” trovare il modo giusto per farlo. Partiamo sempre da un’analisi della situazione. Ovvero dalla definizione, chiara e precisa, di tutti i costi che un’azienda deve sostenere per il proprio modello di business. Ma come fare questa analisi?

Poniamoci alcune domande:
– Quali sono i costi fondamentali per la mia azienda?
– Quali costi ed attività sono i più impattanti?
– Esplorando possibili variazioni nel modello di business questi costi restano uguali o varierebbero?

Queste sono alcune delle domande che possono guidare un’azienda verso la definizione di dove si può intervenire. Perché capire è necessario per poi agire. Ma un’altra domanda dobbiamo porci: la nostra è un’azienda guidata dai costi o dal valore? Nel primo caso, allora, la riduzione dei costi è la Bibbia. Il Vangelo da seguire ed a cui puntare sempre, nei secoli dei secoli. Nel caso, invece, di un’azienda guidata dal valore che stanno fornendo ai clienti, allora allora che alcune voci di costo (servizio, assistenza, garanzia…) diventeranno di fatto immutabili. Fatte tutte queste necessarie scelte, bisogna ora intervenire per ridurre i costi operativi. A partire da quelli più difficili da ridurre, ovvero i costi fissi. Indipendentemente dal volume del lavoro di un’azienda, quelli ci sono. Ma bisogna ricordarsi che non resteranno sempre gli stessi. Certo, costi fissi come le materie prime ad esempio resteranno stabili per un periodo medio-lungo. Ma non in eterno, sul lungo periodo varieranno. Nel bene e nel male. A causa di tantissimi fattori. Veniamo quindi al discorso dei costi variabili. Questi sì dipendono dal volume del prodotto. Perché se non si produce, allora non si hanno costi variabili. Sono costi che cambiano in base alla variazione di domanda ed offerta e su questi si può e si deve cercare di fare economia.

Attenzione però anche a gestire bene altri due fattori:
– le economie di scala
– le economie di scopo

Questo perché, ad esempio, le economie di scala permettono a diverse aziende di ottimizzare al massimo l’efficacia della produzione. Più alto è il volume di ciò che produco, minore sarà il costo del singolo oggetto prodotto. Una cosa questa che premia più le grandi aziende, quelle con un alto numero di ordini. Le economie di scala, però, permettono in sé di avere costi fissi inferiori, oltre a contribuire ad una riduzione dei costi variabili per la creazione di sinergie e per aumentare l’efficienza. Le economie di scopo, invece, diventano efficaci quando un’impresa investe in più mercati o molto vicini fra loro. Grazie alle economie di scopo le aziende possono mettere in comune risorse, processi e potenzialità, limitando così i costi per ogni singola impresa.

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