Tutti gli ostacoli che incontrerai nella gestione della tracciabilità
Come un’atleta impegnato nella corsa ad ostacoli, sono diversi i problemi da saltare per chi si occupa di gestione della tracciabilità. Più o meno alti, più o meno facili da superare, ma sempre ostacoli sono. E tutto si può fare tranne andare dritto per dritto. Tranne pensare che si risolvano da soli, questi problemi.
L’obiettivo delle aziende del settore agroalimentare deve essere quella di strutturarsi ed organizzarsi in modo tale da riuscire, con pochi patemi, a superare questi ostacoli. Da dove partiamo? Dall’ostacolo, subito, forse più alto. Quello più difficile da saltare. Ovvero, dall’efficienza operativa. Conoscere, bene, efficienze e problemi dei sistemi di management delle spedizioni. Con una scarsa conoscenza, infatti, si va incontro ad errori, scarsa coordinazione delle movimentazioni, ritardi ed un’altra infinità di problemi. Invece avere dati certi ed indicazioni precise dalla propria filiera è indispensabile. Senza pensare al fatto che avere una completa gestione della tracciabilità della filiera è anche un obbligo di legge. Con conseguenti sanzioni. Informazioni e dati raccolti diventano un bene prezioso per “tarare la macchina”, così da evitare gli sprechi.
E si tratta, questo, di un punto fondamentale. Perché se un cliente rifiuta la merce giunta in cattive condizioni di conservazione, oppure in seguito a danni durante il trasporto, allora per l’azienda si tratta di un danno non da poco. Altro ostacolo da superare sono i costi delle spedizioni. O, meglio, il rialzo dei costi delle spedizioni. Perché grazie alla gestione della tracciabilità della filiera questi costi si possono abbattere. Ecco perché diventa fondamentale sapere sempre quando un carico arriva in magazzino, quando parte, dove va, i tempi per arrivare a destinazione… Una spedizione che segue un altro tasto delicato. O, se si vuole, un altro ostacolo da superare. Ovvero le condizioni di conservazione non controllate.
Perché alcuni prodotti necessitano, sia in magazzino sia in fase di trasporto, di alcune condizioni di conservazioni. Temparatura, umità, protezione dagli urti, vibrazioni, luce… Tutte cose che devono essere calcolate bene, sia a merce ferma sia in movimento verso la destinazione. Ultimo ostacolo da superare ma non per importanza, è la cosiddetta Brand awareness. Nessun brand inerente ai materiali trasportati accetterebbe mai di arrivare sugli scaffali in pessime condizioni, a causa di problemi di conservazione o di trasporto. Ne andrebbe di mezzo la reputazione dello stesso marchio. Ecco allora che serve strutturare una filiera in grado di superare tutti i diversi ostacoli. Per riuscire a costruire, anche, una ottima collaborazione con le grandi aziende così come con quelle medie e piccole. Fornendo loro un servizio efficiente.
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